MONTICHIARI (Bs)
Stop alla vivisezione. Per la gioia degli attivisti di tutta Italia, molti dei quali mantovani. La protesta "Fermiamo Green Hill" ha funzionato e lo stabilimento di Montichiari (Brescia) non potrà pù allevare i cani beagle e poi destinarli ai laboratori farmaceutici di tutta Europa.
«È un passaggio fondamentale e una grande conquista per l’affermazione di una nuova coscienza di tutela e rispetto degli animali e dei loro diritti. Un salto culturale dal quale in futuro nessuno potrà più prescindere». È quanto afferma il Ministro del Turismo, Michela Vittoria Brambilla, presidente del comitato ministeriale per la creazione di un«’Italia Animal Friendly» che ha proposto e ottenuto nei giorni scorsi l’approvazione delle misure che cambieranno radicalmente lo scenario della sperimentazione animale nel nostro paese. «È stato approvato in commissione Affari Sociali - continua il ministro - il nostro emendamento alla legge comunitaria 2011, di recepimento della direttiva del 2010, che ci permette di voltar pagina con la sperimentazione animale dopo decenni di orrori. Abbiamo quindi corretto i grandi errori della direttiva europea 63/2010 e abbiamo introdotto in maniera importante e definitiva il principio per cui l’utilizzo degli animali, in quanto esseri senzienti e portatori di diritti, deve essere abbandonato in favore dello sviluppo di metodi alternativi in vitro».
E questo avviene, come detto, dopo pochi giorni dal "caso Green Hill", la struttura tristemente famosa perché ospita, ogni anno, circa duemila cani beagle destinati alla vivisezione (unica in Italia) e che la settimana scorsa ha portato attivisti fin sopra al tetto della stessa struttura per protestare. (vin.cor)
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