venerdì 7 settembre 2012

Alimentazione del Cane e del gatto anziani


Il primo passo è determinare a quale età il cane o il gatto sono da considerarsi in età geriatrica.
Questo è di rilevante importanza nel cane in cui la taglia determina l'aspettativa di vita di una razza.
Un cane di taglia piccola(0-9kg) si considera in età geriatrica a circa 12 anni, un cane di taglia media( 10-22 kg) a 10 anni, un cane di taglia grande (23-54 kg) a 8 anni e un cane di razza gigante (> 54 kg)a 6 anni.
Il gatto si considera geriatrico intorno ai 7-8 anni.
L'invecchiamento non è una malattia, è una fase della vita caratterizzata da un'aumentato rischio di sviluppo di alcune patologie, dovuto al fatto che durante questa fase della vita,a causa dei variati fabbisogni nutrizionali, si assiste ad un alterato utilizzo di alcuni principi nutritivi. Ricordiamo i principali:

Carboidrati(zuccheri): La tolleranza agli zuccheri diminuisce con l'età, per una minore sensibilità all'insulina. L'insulina è un'ormone prodotto dal pancreas deputato al controllo della glicemia, cioè della quantità di zuccheri presenti nel sangue. Questo è il motivo per cui non devono essere in eccesso nella dieta
Lipidi(grassi): Nel gatto si è notata una diminuzione della digeribilità dei grassi,motivo per cui perde peso, nel cane si hanno ancora dati contrastanti circa questo dato.
Antiossidanti: Il loro apporto alla dieta si sta dimostrando sempre più importante. La loro funzione è quella di contrastare la formazione e l'azione dei radicali liberi che si sviluppano in quest'età e che danneggiano gravemente molte cellule portando a fenomeni di artrosi, cataratta, funzioni cerebrali diminuite e perfino alcuni tumori.
Un'altra attività degli antiossidanti è sul sistema immunitario, che risulta sempre più deficitario con l'invecchiamento favorendo così l'insturarsi di processi infettivi. La loro azione è perciò di stimolo sulla risposta immunitaria.Fra i principali agenti antiossidanti ricordiamo la vitamina E.
Proteine:Con l'età vi è una perdità della massa muscolare e un aumento della massa adiposa , questo si accompagna a una perdita di sintesi delle proteine, ecco perchè, soprattutto nel cane, è necessario fornire nella dieta una quantità elevata di proteine .
 
Da questo breve accenno, si evince l'importanza di seguire una dieta bilanciata che, il veterinario, potrà consigliare e seguire per garantire ai nostri animali una vecchiaia serena


venerdì 29 giugno 2012

Ultimi dati sull'abbandono dei cani e sul randagismo


Li ha annunciati il Ministero della Salute che oggi presenta lo spot RAI contro l'abbandono.
L'occasione è data dalla presentazione alla stampa della campagna 2012 del Ministero della Salute contro l'abbandono dei cani. Interverranno il Sottosegretario di Stato alla Salute, Adelfio Elio Cardinale, titolare della delega alla sanità pubblica veterinaria e Gaetana Ferri, Direttore generale della sanità animale e dei farmaci veterinari del Ministero.

Abbandonare un cane equivale a condannarlo a morte. Questo il messaggio diffuso dalla campagna di sensibilizzazione e prevenzione del randagismo, lanciata oggi dal ministero della Salute. L'iniziativa consiste in uno spot che andra' in onda da oggi cinque volte al giorno fino al 10 luglio sulle reti radiotelevisive Rai. Un guinzaglio che diventa 'cappio' per un cane abbandonato in un bosco dal suo padrone. Le immagini dello spot puntano a condannare un gesto che ha portato a creare in Italia una popolazione di oltre 500 mila cani randagi.

"Se riusciremo a salvare anche un solo animale dall'abbandono - ha detto il sottosegretario alla Salute, Adelfio Elio Cardinale - avremo raggiunto un risultato. E non bisogna dimenticare che si tratta di un reato. Occorre fare un passo avanti culturale, e' una battaglia di civilta'".

In Italia si stima ci sia un numero di cani randagi che oscilla tra 500 mila e 700 mila. In Italia, rende noto il ministero, i cani di proprietà iscritti all'anagrafe nazionale degli animali d'affezione sono 5 milioni 815 mila 727, e questo dato comprende anche i cani ospitati nei canili-rifugi dei comuni. I canili sanitari autorizzati, nel 2011, sono 915. Al momento il ministero della Salute ha richiesto un aggiornamento dei dati poiché non tutte le regioni hanno provveduto ad una trasmissione puntuale. Secondo gli ultimi dati, nel 2010 l'ingressi di cani nei canili sanitari sono stati 102 mila 365 e di gatti sterilizzati sono stati 69 mila 464.

venerdì 13 aprile 2012

Approvata dalla Commissione Trasporti la riforma 281

La Commissione Trasporti della Camera ha espresso parere favorevole sulla proposta di riforma della Legge 281. Analizzati gli aspetti del soccorso e del trasporto animale.
Soccorso - L'articolo 5, al comma 2, stabilisce che in caso di incidente comunque ricollegabile al comportamento dell'utente della strada si applicano le disposizioni previste dal nuovo Codice della Strada: l'utente della strada, in caso di incidente comunque ricollegabile al suo comportamento, da cui derivi danno a uno o più animali d'affezione, da reddito o protetti, ha l'obbligo di fermarsi e di porre in atto ogni misura idonea ad assicurare un tempestivo intervento di soccorso agli animali che abbiano subìto il danno e, ove non vi ottemperi, è punito con la sanzione amministrativa del pagamento di una somma da euro 389 a euro 1.559.
Inoltre, le persone coinvolte in un incidente con danno a uno o più animali d'affezione, da reddito o protetti, devono porre in atto ogni misura idonea ad assicurare un tempestivo intervento di soccorso; chiunque non ottemperi a tale obbligo è soggetto alla sanzione amministrativa del pagamento di una somma da euro 78 a euro 311.
Trasporto di animali d'affezione - L'articolo 20, al comma 1, stabilisce che, fatte salve le disposizioni di cui al regolamento CE 1/2005 del Consiglio del 22 dicembre 2004 - in materia di protezione degli animali, durante il trasporto e le operazioni correlate - il trasporto degli animali d'affezione deve avvenire nel rispetto delle esigenze fisiologiche ed etologiche della specie, evitando ogni sofferenza. In particolare, al successivo comma 2 del medesimo articolo, si dispone il divieto di trasportare animali d'affezione nel bagagliaio dell'autovettura non comunicante con l'abitacolo nonché quello di condurre al guinzaglio animali d'affezione legandoli a mezzi di locomozione in movimento, siano essi a motore o a trazione meccanica o animale. Infine, il comma 3 dell'articolo in esame stabilisce che sui mezzi di trasporto pubblico è consentito il trasporto di animali d'affezione, tenendo i cani al guinzaglio e con la museruola e i gatti all'interno di idonei trasportini.
A questo riguardo l'On Mereu ha ricordato che il Regolamento di polizia veterinaria, nel disciplinare la profilassi della rabbia, stabilisce che il sindaco dispone, tra l'altro, l'obbligo della museruola e del guinzaglio per i cani condotti nei locali pubblici e nei pubblici mezzi di trasporto.

mercoledì 11 aprile 2012

QUALI SONO E COME PREVENIRE LE PIU' COMUNI PARASSITOSI DELLA STAGIONE PRIMAVERA ESTATE

La prevenzione è sempre un argomento di grande interesse e attualità nei nostri amici a quattro zampe, anche per i loro riflessi sulla salute pubblica.
Vediamo insieme quali sono le più comuni infestazioni e come prevenirle.
Possiamo distinguere due categorie principali:
Parassiti esterni: pulci: responsabili della trasmissione di parassitosi quali la tenia, Bartonellosi (nell'uomo l'infezione è nota come malattia da graffio del gatto). Zecche: la cui infestazione, come anche per le pulci, può verificarsi durante una passeggiata in campagna, in un parco cittadino o nelle aree cani. Le zecche sono importanti in quanto trasmettono con la loro saliva malattie come l'ehrilchiosi, la babesia, la rickettesia, Borreliosi (malattia di Lyme).
La prevenzione: Molti sono i prodotti oggi disponibili per evitare che pulci e zecche possano infestare i nostri animali. Sono prodotti spot on che diffondono nello strato cutaneo e sono attivi anche fino a 50 giorni dalla somministrazione. I principi attivi svolgono una funzione di paralisi sul sistema nervoso del parassita e quindi la morte e una inibizione dello sviluppo degli stadi larvali controllando in questo modo la disseminazione nell'ambiente.
Alcuni accorgimenti: Applicare il prodotto in un punto,solitamente il collo, in cui un animale non arriva a leccarsi. Porre anche attenzione, qualora vi fossero più animali conviventi in uno stesso ambiente, che non vi sia un lambimento reciproco dopo il trattamento. Ricordarsi che alcuni prodotti spot on per il cane, attivi anche contro la Leishmaniosi, sono molto nocivi per il gatto.
In caso di ingestione accidentale, lavare bene l'animale, evitando l'acqua calda che ha un'azione vasodilatatrice, e percio' favorisce l'ulteriore assorbimento del prodotto. Evitare che la temperatura corporea si abbassi, questo provocherebbe un aumento di tossicità della sostanza, è consigliato l'immediato trasferimento dal veterinario curante portando con se' il prodotto utilizzato.
Malattie trasmesse da vettori: Insetti: Le zanzare trasmettono la larva della Dirofilaria Immitis responsabile nell'ospite cane e gatto della filariosi cardiopolmonare. Si tratta di un verme nematode che si sviluppa nel cuore destro, (arteria polmonare). I segni clinici sono da moderati a gravi con tosse dapprima occasionale e poi sempre presente, facile affaticabilità e scarsa resistenza all'esercizio fisico, calo del peso e anche grave anemia. La prevenzione si attua con principi che distruggono le larve della microfilaria prima che questa giunga al cuore. Tali prodotti si trovano per somministrazione orale, iniettable o spot on.
I Flebotomi, piccoli insetti simili a moscerini che si nutrono di sangue e ampiamente presenti in Italia e in tutto il bacino del Mediterraneo sono i responsabili della trasmissione di un organismo unicellulare, protozoo, chiamato leishmania. La Leishmaniosi si manifesta con una grande varietà di sintomi. Inizialmente come una piccola area alopecica e crostosa e più tardivamente febbre, aumento dei linfonodi, anoressia, deperimento, crescita eccessiva delle unghie, segni di insufficienza epatica o renale. Si capisce a questo proposito l'importanza della prevenzione che deve avvenire una decina di giorni prima di recarsi nelle località interessate con l'applicazione di collari o spot on appositi. E' di recente introduzione sul mercato il vaccino, il cui uso viene però consigliato solo in alcuni casi particolari.