A sostenerlo è Virgilio Camillini, presidente nazionale dell'Associazione italiana imprese settore animali domestici (Aisad), aderente a Confesercenti.
Dello stesso avviso è anche Marco Melosi, Vicepresidente ANMVI, secondo cui "salvare un animale dal canile è certamente una scelta generosa ma acquistarlo in un negozio non è rischioso, anzi". "In questi punti vendita - prosegue - il cucciolo viene sempre microchippato prima di consegnarlo e comunque i veterinari liberi professionisti che poi visitano l'animale controllano la presenza del dispositivo per il riconoscimento. A preoccupare, infine, non sono gli abbandoni dei cuccioli, bensì quelli dei cani adulti e spesso anziani".
L'Aisad sottolinea infatti che nell'appello Aidaa "si parla di un enorme numero di abbandoni di cuccioli, circa 150mila cani, e che dopo qualche mese il 40% di questi si trova senza padrone. E si continua a dire che queste sono le ragioni per cui si chiede di evitare l'acquisto negli esercizi commerciali. Ma in pochissimi casi gli abbandoni sono riferiti a cuccioli, bensì sempre ad animali adulti, sprovvisti di microchip e non iscritti all'anagrafe canina: è palese che chi commette tale vile azione di abbandono non lo può certamente fare con animali regolari con una immediata tracciabilità e responsabilità del proprietario" conclude l'associazione.
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